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DON GIULIANO
GRANDE ANIMA
Don Giuliano Cingolani, molto conosciuto in città ha lasciato il corpo,. Non potevo non ricordarlo e condividere con voi, un piccolo frammento della sua vita, quello che ho avuto la grazia di conoscere e di vivere. Ha vissuto nella modestia, ai margini della comunità diocesana di Macerata, la sua idea di spiritualità, votata anche al senso sociale di uguaglianza tra le classi sociali, non sempre coincideva con l’istituzione religiosa. Non ho mai percepito in lui alcun dubbio sul fatto di essere un membro della chiesa e di rimanere tale, pur nelle molte criticità che avanzava nei confronti della chiesa. Una grande anima, una spiritualità velata non sempre riconosciuta ed apprezzata, a volte mi rivolgevo a lui con l’appellativo di “Mahatma” grande anima, forse ricorderete che Gandhi era considerato tale. Ha contribuito alla maturazione ed alla crescita della mia giovinezza, trasmettendomi i valori della giustizia e dell’uguaglianza, senza fare riferimenti diretti alla religione, non c’era alcun bisogno dal momento che il senso e la connessione con la spiritualità era in lui presente spontaneamente. Don Giuliano praticava yoga, lo aiutava a mantenere una forma fisica adeguata, però non ha mai fatto riferimento all’aspetto filosofico, pur non essendo yoga una religione, ma una visione estesa della vita e dell’esistenza, Don Giuliano era un prete, legato ai valori religiosi della cristianità. Il suo modo diverso di concepire il rapporto tra sociale e spiritualità, non limitava il fatto di celebrare il rito della messa, dove due o più erano riuniti in suo nome, quello era il luogo ideale, anche nella case, tra amici, bastava un pezzetto di pane e il messaggio veniva trasmesso. Amava la vita in ogni sua manifestazione, una persona di un’allegria pacata, era anche un ottimo fotografo, conosceva la musica. Abbiamo condotto insieme lotte sociali, quando allora si scendeva ancora in piazza tra la gente, oggi tutto questo è stato spazzato via da una ipnosi di massa, dal consumismo esasperato, dall’eccesso di contatti on line, che hanno ridotto gli incontri veri in presenza. Gli anni sono passati, io ho continuato nella mia ricerca di comprensione della vita e dell’esistenza attraverso lo yoga, l’unica rivoluzione ancora oggi possibile è la rivoluzione interiore, l’unica rimasta dove tutte le altre hanno fallito, cambiare noi stessi per rendere il mondo migliore. I nostri incontri si sono diradati nel tempo, è la vita, ma è rimasto sempre un forte legame, l’ultima volta che ci siamo visti, lo invitato a visitare la nuova sede della scuola di yoga, guarda caso non poteva esserci luogo migliore per un ultimo incontro, ha portato con sé l’acqua santa e lo ha benedetto, non ci poteva essere mano migliore. Don Giulano ha lasciato il corpo, ciò mi addolora, ma sono certo che la sua anima continua a vivere.

Namastè Don Giuliano, caro amico di vita,

Saluto la bellezza e la purezza della tua anima.
Stefano Sattwa Pagnanelli



 


 

 

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