
MASCHIO E FEMMINA INSIEME
“Mio padre voleva che nascessi maschio, mia madre femmina. Nacqui io, per metà uomo l’altra metà donna, e così entrambi furono accontentati, e tutti vissero felici e contenti”.
Lo yoga ci indica la strada per procedere in tale direzione, la terza via, l’equilibrio e la completezza fra i due poli.
Dentro di noi, nel corpo e nella mente, sono contenute sia le qualità del genere femminile sia maschili, nell’uomo prevalgono gli aspetti maschile e nella donna quelli femminili, se le due polarità sono in equilibrio vi sarà uno sviluppo armonico e completo della personalità A volte nell’uomo vi è una predominanza femminile e nella donna quella maschile, ma anche in questo caso vi può essere nella personalità un rapporto equilibrato. Il polo maschile è attratto dal suo opposto in cui ritrova la propria completezza. sia nell’altro sesso, che nella propria individualità. Non esistono caratteri maschili o femminili al 100% ma un mescolanza dettata dalla natura. La prima cellula della procreazione nel feto materno non ha sesso, gli organi sessuali maschili e femminili cominciano a svilupparsi nel feto dal secondo mese di gravidanza Alla quarta settimana di gestazione, fino alla settima, i genitali esterni sono indistinguibili e la loro differenziazione si completerà solo intorno alla 12ª settimana di gravidanza. A decidere il sesso del nascituro saranno i suoi cromosomi. L’aspetto importante di tale dualità, maschile e femminile, e generare un rapporto di comprensione tra le parti che vivono in noi e nel confronto con l’altra metà, che l’uomo abbia comprensione e rispetto per la donna e la donna per l’uomo, in modo che la personalità si completi nel rapporto reciproco. Per secoli l’uomo ha combattuto la donna e la donna l’uomo nell’incomprensione dell’uno e dell’altro e delle polarità presenti nella propria personalità, si sono alternate nei millenni civiltà matricali e patriarcali, ed ancora oggi l’obiettivo comune non è stato raggiunto. Lo yoga ci indica la strada per procedere in tale direzione, la terza via, l’equilibrio e la completezza fra i due poli. Stefano Sattwa Pagnanelli