Yoga Racconta
Racconti di vita e trascendenza
Vite di straordinaria Ordinarietà

Lo incontro per la prima volta nel bel mezzo di una stupenda campagna variopinta, ho la sensazione che i gialli, i verdi, i rossi in cui siamo immersi non sono dipinti fuori ma dentro di noi e si riflettano all’esterno mi sento come un essere trasparenti che può assumere il colore di tutto quello che vede,divenendo il verde del prato, il giallo dei girasoli, il marrone delle cortecce.

La sfera razionale tenta di dare una collocazione alla persona che è dinanzi a me, la mia mente vuole capire con chi ha a che fare, ma la mente presto decade e lascia il passo al sentire intuitivo del cuore, suggerendo che l’uomo del colore è un poeta, come può non esserlo, vivendo immerso tra i colori dei fiori e cortecce di alberi, tra erbe e muschi. Mi confida che il suo colore preferito è l’azzurro, io aggiungo “l’azzurro del cielo? ” ed egli risponde “si quell’azzurro”, poi continua dicendo che i colori non sono così come li vediamo, non a riesco a cogliere il senso di quelle parole, il poeta si trasforma in un maestro dei colori.

Un maestro è quella realtà che ti aiuta a vedere e comprendere quello che non riesci a vedere e capire, dentro di me emergono le luci dei colori che prima ad ora non avevo mai visto, velati da secoli di cecità umana, quella ottusa che vela la coscienza e non permette di vedere ed ancora di più non vuole guardare.

Quei colori variopinti hanno a che fare con la vita, da tempi immemorabili “sono”, ma gli occhi non sono stati pronti per accoglierli, la visione della consapevolezza deve maturare nel suo procedere evolutivo. Una pozione dal colore indefinibile gorgoglia sulla fiamma in grossi pentoloni fumanti, l’uomo, il poeta, il maestro mi appare ora come un alchemico intento nel suo laboratorio a realizzare un’ alchimia, estrarre il colore dall’anima di erbe, radici e fiori per trasferirla agli uomini.

L’anima è incolore e trasparente non ha di per sé nessun colore ma in realtà tutti li assume e li comprende, ammantando con lo spettro dei suoi toni la vita, colmandola di bellezza, grazia, armonia, apportando alla gamma dei bianchi e dei neri in cui a volte si limita la vita, l’arcobaleno il simbolo multicolore alla speranza.

I colori non sono come li vediamo ma come ognuno li vede, il rapporto con il colore è personale, il rosso che vedo è il tono che io percepisco, che può essere diverso dalla tonalità che i tuoi occhi vedono. Il rosso ha il colore del sangue mi fa paura, no per me è il colore del fuoco da calore e rassicura. Il colore accompagna la vita interiore, è parte delle nostre esperienze, la vita è in colore, nel colore ed attraverso il colore. Il colore non è solo connesso al senso visivo, percepire il colore solo con gli occhi è un limite, il colore oltre al colore ha una sapore, un odore, una vibrazione un sentimento.

 

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