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YOGA ROBOT
Stefano Sattwa e Irene Pagnanelli.
Nella vita quotidiana la maggior parte delle azioni sono compiute meccanicamente ed in modo automatico. Lavoriamo, mangiamo, sperimentiamo rabbia, gioia, gelosia, senza una presenza consapevole. Anche nel percorso dello yoga, pratichiamo asana velocemente, alcuni cicli di pranayama con l’orologio in mano per arrivare in tempo alla colazione. E’ preferibile fare meno e concedersi un tempo adeguato senza fretta.
Nella pratica yoga siamo consapevoli:
1) del grado di tensione e la distensione dei muscoli ed il loro punto “0” di equilibrio.
2) del movimento del diaframma che scende e sale assimilando ed esalando il respiro, e il prana nutrire ogni cellula.
3) Dopo il pranayama ci fermiamo a riflettere sullo stato della nostra mente e delle emozioni
4) Dopo la sequenza yoga ci sentiamo energici, calmi, rilassati, dov’è la consapevolezza.
Buona presenza nella vita e nello yoga
Stefano Sattwa e Irene Pagnanelli.
Hari Om Tat Sat

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